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Kami Dojo

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Le tecniche dell'Aikido


pagina in allestimento

Allenamento

  • Attacco
  • Difesa

Hara
tecniche esami


L'Aikido incorpora un'ampia serie di tecniche che usano i principi di energia e movimento per deflettere e neutralizzare l'attacco, o più attacchi, da parte di una o più persone. Ai livelli più alti l'Aikido può essere usato per difendersi senza causare gravi danni né al difensore né all'attaccante. Se praticato correttamente dimensioni e forza non sono importanti per l'efficacia della tecnica. L'Aikido è considerato una delle arti marziali più difficili in cui diventare esperti.

Allenamento

Il metodo di allenamento varia da organizzazione a organizzazione - a seconda del dojo d'appartenenza -, anche se di solito le lezioni consistono in un insegnante che mostra alcune tecniche e gli studenti che imparano ad imitarle. L'allenamento avviene a coppie: una persona, detta uke, conduce il suo attacco contro una seconda persona, detta nage o tori, che ha il compito di neutralizzarlo attraverso l'uso di una tecnica. I ruoli di uke e tori sono fondamentali e gli studenti devono interpretarli entrambi per imparare, sia a difendersi da un attacco, sia a subire una tecnica senza riportare danni o riducendo questi al minimo. Lo sviluppo dell'agilità, della percezione degli spazi e dei movimenti dell'avversario, uniti alla precisione del gesto e del movimento del corpo, educano col tempo l'allievo ad eseguire le tecniche, prima definite rigidamente e in modo statico sotto forma di esercizi, in modo più dinamico e realistico. Per questo motivo, spesso i maestri ritengono utile che gli studenti fin da subito - anche se in modo proporzionato all'esperienza - prendano parte a jiyu-waza o randori, ossia allenamenti in cui tori è sottoposto a più attacchi da più uke, in modo da rendere gli stessi attacchi meno prevedibili e il contesto di allenamento più dinamico.

L'allenamento consiste pricipalemnte nell'imitazione del maestro durante l'esecuzione della pratica, non solo nel suo aspetto formale ma anche e soprattutto nell'espressione dell'energia interiore, detta "kokyu", impiegata durante l'esecuzione delle tecniche. Questo tipo di allenamento è particolarmente evidente nelle tecniche con l'uso delle armi. Il suo scopo è quello di preservare le tecniche tradizionali e la trasmissione dell'espressione di quella componente delle energie interiori chiamata kokyu

Ueshiba Morihei non permetteva la competizione durante l'allenamento perché considerava alcune tecniche troppo pericolose e perché credeva che la competizione non sviluppasse lo spirito giusto tra gli studenti.

Attacco

Gli attacchi dell'aikido usati comunemente durante l'allenamento includono vari colpi e prese come shomenuchi (un colpo verticale alla testa), yokomenuchi (un colpo laterale su un lato della testa o del collo), munetsuki (un pugno diretto), ryotetori (una presa a due mani) o katatori (una presa alla spalla). Esistono anche una serie di calci che però vengono usati raramente durante l'allenamento.

Difesa

Le tecniche di aikido si basano principalmente sullo sbilanciamento dell'attaccante e nell'applicazione di leve alle articolazioni. A seconda della situazione, la tecniche di difesa, o termina con proiezioni (nage-waza) in cui l'avversario viene "proiettato" - potremmo dire "lanciato", o obbligato ad allontanarsi velocemente - e tenuto quindi a distanza, o con dei controlli e immobilizzazioni a terra (katame-waza). La difesa spesso si costruisce mediante l'uso di schivate, sbilanciamenti e riequilibri di azione e distanze. Per questo motivo l'irimi, ossia "entrare", tenkan, ossia girarsi, sono concetti fondamentali. E' importante anche lo stesso colpire, atemi, nonostante il "colpo" non sia mai portato a termine, ma utilizzato solo come strumento di distrazione dell'avversario. Lo scopo principale di tori, infatti, è modificare la dinamica dell'azione a proprio favore.

Hara

L’aikido può essere definito, in maniera un po’ riduttiva e semplicistica, la via dell’unificazione delle energie. È cioè un mezzo per unificare le nostre energie interne: ad esempio, emozioni, istinti, pensieri sotto il dominio del nostro centro psico-fisico, simbolicamente identificato nell’hara, uno spazio energetico posto, fisicamente, attorno all’ombellico. L’Aikido è un modo per ritrovare il senso delle relazioni umane, per sentirci uniti ai nostri simili, ai nostri fratelli, nella stessa ricerca di amore e di realizzazione delle nostre potenzialità. L’aikido è anche uno strumento per riunificare le nostre energie individuali con l’universo e con ciò che lo pervade, per essere, cioè un tutt’uno con la Natura con la sua Coscienza.



Stili

Esistono una moltitudine di stili, scuole e federazioni di aikido.

L'organizzazione più grande legata all'aikido è l'Aikikai a cui fa capo la famiglia del Fondatore. Sono numerose le affiliazioni che ne fanno parte in molti paesi del mondo e che si differenziano per il metodo di allenamento e alcune differenze tecniche. In Italia, l'Aikikai d'Italia è una'associazione culturale senza scopi di lucro e, dal 1978, con qualifica di Ente Morale, a riconoscimento dei valori educativi e morali di cui l'associazione è portatrice, ed è guidata nella sua direzione didattica dal Maestro Hiroshi Tada 9° dan, aiutato dal Maestro Yoji Fujimoto 7° dan e dal Maestro Hideki Hosokawa 7° dan. L'associazione Aikikai d'Italia ha come scopo statutario la diffusione in Italia dell'Aikido e della cultura tradizionale giapponese.

La "Associazione Aiko", fondata da alcuni dei primi allievi del Maestro Hiroshi Tada, ha come principale riferimento tecnico il Maestro Tamura Nobuyoshi 8° dan.

L'Area Discipline Orientali del UISP (Ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI) organizza il settore Aikido caratterizzato dall'attenzione verso la formazione degli insegnanti e forte della collaborazione del Maestro Christian Tissier Shihan dell'Aikikai di Tokyo.

L'Iwama Ryu a cui fa capo Hitohiro Saito, figlio di Morihiro Saito, è un'organizzazione indipendente. Questo stile enfatizza la relazione tra tecniche a mani nude e tecniche con le armi. Numerosi gruppi in Italia seguono le orme di Saito.

La Ki Society che pone l'enfasi sulla fluidità delle tecniche e su uno speciale programma per lo sviluppo del ki.

Aikido Osaka Buikukai, la scuola di Sensei Hirokazu Kobayashi Shihan

Kokusai Aikido Kenshukai Kobayashi Hirokazu Ha, altra scuola che fa capo agli insegnamenti di Kobayashi Hirokazu Sensei

La "Takemusu Aiki Tomita Academy" Accademia per lo sviluppo del Takemusu Aiki Takeji Tomita Sensei 8° Dan.


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